Come un bambino
«Sette di mattina e sono già sveglio. Apro gli occhi, rumore di una tazzina, mio padre in cucina beve un caffè. So che tra dieci minuti uscirà. Scivolo in silenzio fuori dal letto, faccio pipì, mi vesto, salto la colazione. Lo aspetto sulla porta. Sorride mentre mi passa gli stivali di gomma. Usciamo puntuali, si va per campi a cercare sassi. Manufatti di selce della preistoria. È una domenica qualsiasi degli anni Settanta.
Molti anni dopo torno a camminare per sentieri e montagne.
Gli occhi bassi a seguire il percorso tracciato delle antiche mulattiere di Acquasanta terme.
Poi a spaziare in lungo e in largo, in alto e in basso. A fine giornata osservo alcuni frammenti di pietra raccolti nel tragitto. Piccoli ricordi, diventano tesori.» A.A.
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Andrea Alessandrini nasce e lavora a Roma. Studia fotografia documentaria alla Scuola Romana di fotografia, alla LUZ Academy e alla D.O.O.R. Academy. Partecipa ai master sul libro fotografico di Skinnerboox & Blank Paper nel 2017 e di D.O.O.R. nel 2018. Frequenta workshop con, tra gli altri, Max Pinckers, Corinne Noordenbos, Rafal Milach, Bertien Van Maanen, Ricardo Cases, Antonio Xoubanova, David Campany, Adam Broomberg ed Erik Kessels.
Sviluppa progetti personali a lungo termine ed è tra i coordinatori del laboratorio di fotografia del centro per minori migranti CivicoZero di Roma, finanziato da Save the Children.
Nel 2016 è tra i vincitori di Slideluck Roma con La colomba e il corvo, nello stesso anno è finalista del premio Streamers con Piccola Russia. L’omonimo libro è finalista al Fiebre dummy award 2019, e nel 2020 al Perimeter International Photobook Prize, al MACK First Book Award e al Kassel Dummy Award. Mentre nel 2018 è tra i finalisti di Emerging talents con il progetto Argo. Nel 2017 espone Piccola Russia al SI FEST OFF di Savignano sul Rubicone e nel 2019 Argo a Gibellina Photoroad. A marzo 2021 pubblica il suo primo libro Piccola Russia con Witty Books.