Come posso io straniero, sperso in questo fluido e vasto territorio, fotografarlo cogliendone l’essenza e discostandomi dalle immagini celebri di questi luoghi?
Questo dovevo fare e questa era la domanda che mi attanagliava durante i miei soggiorni polesani.
Non volevo fotografare ogni cosa che mi si presentava davanti agli occhi, non volevo fare l’accumulatore seriale di foto. Volevo piuttosto raccogliere le emozioni che provavo in quei luoghi, le sensazioni che mi davano i loro abitanti.
Aiutato dalla lettura del libro Verso la Foce di Gianni Celati ho cominciato, dopo un iniziale vuoto mentale, ad appuntarmi brevi pensieri, spesso scollegati tra loro, che come tasselli di un mosaico si sono ricomposti guidandomi nella mia ricerca.
È cosi che ho cominciato il mio vagare nei luoghi, lasciandomi trasportare dall’istinto. Camminavo molto, desideravo perdermi.
Una sorta di deriva con la quale ho attraversato l’abitato sia esterno che interno, la natura e le persone.
bio
Simone Letari, classe 1971, vive e lavora a Castelnuovo di Garfagnana (LU). Autodidatta, inizia a fotografare da giovanissimo, partecipando alla vita dei circoli fotoamatoriali.
Si è cimentato in vari generi fotografici, sperimentando senza mai prediligere un’unica forma di espressione, ma negli ultimi anni si è dedicato prevalentemente alla fotografia di paesaggio, vista come indagine territoriale, partecipando alle campagne fotografiche Fondovalle e Arcipelago promosse dall’Associazione Culturale Ikonemi.
Ha esposto in varie mostre personali e collettive ed ha approfondito le proprie conoscenze fotografiche partecipando a vari workshop con esperti del settore.
Sue foto sono inserite nelle pubblicazioni Passione Italia (2016), Itaca storie d’italia (2012), I luoghi dell’anima (2006) e Garfagnana Ombre e luci (2006). BAB01 fanzina indipendente di fotografia a cura di Ikonemi.
http://www.simoneletari.it/