[vc_row row_type=”row” use_row_as_full_screen_section=”no” type=”full_width” angled_section=”no” text_align=”left” background_image_as_pattern=”without_pattern” css_animation=””][vc_column width=”1/2″][vc_single_image image=”15907″ img_size=”large” qode_css_animation=””][vc_separator type=”transparent”][/vc_column][vc_column width=”1/2″][vc_column_text]Il simposio si svolgerà sabato 2 aprile 2016 dalle 17:30 in occasione del vernissage delle mostre di Fondovalle presso l’ex Convento di San Francesco a Monsampolo del Tronto, odierna sede del Museo Civico.
[/vc_column_text][vc_separator type=”transparent”][vc_separator type=”transparent”][vc_separator type=”transparent”][vc_column_text]simpòṡio s. m. [dal lat. symposium, gr. συμπόσιον, comp. di σύν «con» e πόσις «bevanda», da uno dei temi di πίνω «bere»]. –
1. La seconda parte del banchetto presso gli antichi Greci e Romani, nella quale i commensali bevevano secondo la prescrizione del simposiarca , cantavano carmi conviviali, recitavano poesie, assistevano a trattenimenti varii e conversavano.
2. estens. e fig. Riunione conviviale, banchetto tra amici e colleghi, spec. come occasione per ritrovarsi e discutere di argomenti di comune interesse (è parola dotta, oggi soprattutto usata in tono scherz.).
3. Convegno di studio di breve durata, durante il quale si discute senza formalità sui varî aspetti di un tema determinato (in questo sign., la parola segue l’esempio dell’ingl. symposium).[/vc_column_text][vc_separator type=”transparent”][vc_separator type=”transparent”][/vc_column][/vc_row][vc_row row_type=”row” use_row_as_full_screen_section=”no” type=”full_width” angled_section=”no” text_align=”left” background_image_as_pattern=”without_pattern” css_animation=””][vc_column][vc_column_text]
interverranno:
> Olimpia Gobbi, storica
Persistenze: religiosità e luoghi di culto nella valle del Tronto in età preindustriale
Il permanere del sacro nel paesaggio contemporaneo della Valle del Tronto, anche in interessanti forme di reinterpretazione e riadattamento all’abitare e al vivere dell’oggi, viene letto sotto il profilo storico, come persistenza della religiosità popolare e contadina di età preindustriale. Sullo sfondo della struttura socio-economica della Vallata fra XVI e XIX secolo, si tematizza il rapporto fra sacro e vita quotidiana. Ci si sofferma sulla funzione religiosa di croci, edicole sacre, chiese rurali con qualche approfondimento su luoghi di culto popolare e contadino come le chiese di Santa Cristina di Colli del Tronto, di Santa Maria delle Grazie di Spinetoli, di Sant’Anna di Centobuchi.
Olimpia Gobbi, storica, fa parte del comitato scientifico della rivista di storia socio-economica dell’Italia centrale “Proposte e ricerche” delle università di Ancona, Camerino, Macerata, Perugia, Chieti-Pescara, San Marino. Ha pubblicato numerosi articoli relativi all’economia, alla società, all’ambiente e al paesaggio delle Marche e del Piceno. Fra le sue monografie “I Sibillini oltre il mito. Aspetti socio-economici di una regione appenninica nei secoli XV- XVIII” , 2003; “Risorse e governo dell’ambiente a San Marino fra XV e XIX secolo” 1999.
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> Luca Lazzarini, urbanista
Oltre la longitudinalità. Prove di ricomposizione per la Valle del Tronto.
Nella valle del Tronto, spazi e popolazioni rinnovano relazioni che vedono mutare continuamente i caratteri di riconoscibilità del territorio. I quartieri produttivi di fondovalle, gli insediamenti residenziali lungo la Salaria, le piastre della logistica, gli sviluppi incrementali lungo le strade provinciali di crinale sono alcuni dei modi con cui l’uomo ha mediato il suo rapporto con il territorio. In questi contesti, la varietà e l’eterogeneità di pratiche e usi ci restituiscono volti diversi della città contemporanea. La ricerca ha provato a (ri)costruire un profilo di questo territorio, nel tentativo di farne emergere i suoi tratti fisici riconoscibili, gli ordini spaziali fondanti e le più rappresentative dinamiche socio-economiche.
Luca Lazzarini (Ancona, 1991) è dottorando in Urban and Regional Development presso il Dipartimento di Scienze, Progetto e Politiche del Territorio del Politecnico di Torino. I suoi principali interessi di ricerca riguardano il progetto urbanistico, declinato soprattutto in relazione alle politiche e pratiche di intercomunalità. Da marzo 2016, è anche collaboratore alla didattica in progettazione urbanistica presso il Politecnico di Milano, università dove ha conseguito la laurea magistrale in Pianificazione Urbana e Politiche Territoriali.
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>Aniello Barone, fotografo e docente Accademia di Belle Arti di Napoli
Fotografia e conoscenza del paesaggio, processi e modalità d’interpretazione del paesaggio
L’intervento intende tratteggiare il ruolo della fotografia nel processo di conoscenza di un territorio.
La fotografia rappresenta uno dei possibili strumenti di ricerca artistica e d’indagine antropologica di un ambiente; essa è il medium ideale per delineare alcuni cambiamenti sociali di un’area.
Il fotografo è colui che realizza una lettura del tutto particolare di un territorio, infatti, descrivendolo lo interpreta e gli infonde uno stato d’animo, lo usa per elaborare un progetto fotografico e artistico inscindibile dal proprio vissuto. L’intervento intende chiarire quali sono i processi e le fasi del lavoro fotografico d’indagine territoriale, illustrando con alcuni esempi, le modalità di acquisizione della conoscenza del reale da parte dell’artista.
Aniello Barone è nato a Napoli nel 1965.
Dopo la laurea in sociologia, ha iniziato la sua ricerca fotografica, con una particolare attenzione al paesaggio urbano alle periferie e al tema dell’immigrazione.
Da questo lavoro sono nati diversi libri: Sahrawi. La terra sospesa (Electa, 2001); La comunità accanto (Federico Motta, 2001), in cui viene presa in esame
la condizione sociale degli immigrati asiatici, africani, sudamericani e dell’est europeo in Campania; Detta Innominata (Peliti Associati, 2006),
un viaggio nella periferia postindustriale napoletana; Igboland (Five Continents, 2011) un lavoro di dodici anni sui riti animisti degli Igbo in Italia. Da alcuni anni Aniello Barone insegna Fotografia presso l’Accademia di Belle Arti di Napoli.
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>Ermocolle, associazione culturale
Associazione Ermocolle, una vedetta di controllo del territorio
L’associazione paesaggistica culturale Ermocolle ha sede a Colli del Tronto e si occupa della salvaguardia e valorizzazione del territorio marchigiano attraverso una costante e incisiva azione di sensibilizzazione alle tematiche ambientali. Nata nel 2008 per contrastare e vigilare un’intensa urbanizzazione del paesaggio di Colli, realizza nell’arco degli anni una serie significativa di eventi di cui alcuni in collaborazione con Tullio Pericoli, Giobbe Covatta, Graziano Gregori. Partecipa al forum Italiano dei movimenti per la Terra e il Paesaggio e al movimento No Trivelle nel Piceno.
Diana Pulsoni, vicepresidente Ermocolle. Associazione di promozione sociale e comitato paesaggistico. L’associazione si occupa di ambiente, paesaggio, territorio e tradizioni culturali delle media Valle del Tronto, promuovendone la salvaguardia e la valorizzazione.
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> Bab01 | Serena Marchionni e Daniele Cinciripini
Presentazione del primo numero di bab01 la fanzina Ikonemi
bab01 è il titolo della prima Fanzina ikonemi, in uscita il 2 aprile 2016. Dedicata al tema della campagna fotografica “Fondovalle”.
b.a.b. ospita progetti fotografici affini al tema fluviale.
bab01 parteciperà al FunzillaFest di Roma il 16 e 17 Aprile 2016.[/vc_column_text][vc_separator type=”transparent”][vc_separator type=”transparent”][vc_separator type=”transparent”][/vc_column][/vc_row][vc_row row_type=”row” use_row_as_full_screen_section=”no” type=”full_width” angled_section=”no” text_align=”left” background_image_as_pattern=”without_pattern” css_animation=””][vc_column][vc_separator type=”transparent”][vc_empty_space height=”64px”][/vc_column][/vc_row]